Molti parlano di User Experience, pochi sanno davvero cosa sia.

La User Experience, abbreviato in "Ux" per gli addetti ai lavori, non è così recente come molti pensano. Innanzitutto cominciamo con il dire che questa prassi, pratica, approccio o aspetto esiste in ogni ramo della comunicazione da tempo immemore. Infatti, entrando in un negozio (attivi da molto prima del web), l'utente di quel negozio vive un'esperienza. Questa è composta da vari espetti, esempio: capacità del personale di soddisfare le aspettative del cliente, qualità dei prodotti venduti o dei servizi erogati, struttura dei locali che agevola l'acquisto e non pone barriere al completamento delle funzioni, ecc.
Quindi, la Ux non è così 3.0 come molti millantano, anche le sue regole (trasportate, adattate e reinventate) oggi vivono nell'ambiente digitale, ma hanno origini ben più arcaiche. Questo ci permette di comprendere come questa branca del design non inizia e finisce sul sito web, ma "parte" da quando l'utente conosce per la prima volta il brand e "finisce" quando l'utente sfrutta o utilizza il prodotto/servizio acquistato.
Possiamo avere il sito migliore di questa terra, ma se non è coordinato ad un brand che perpetua gli stessi valori e principi nella vita reale, non avremo una User Experience efficiente ed efficace.

La User Experience serve a rendere la vita più semplice agli utenti

Dopo questo excursus vi starete sicuramente chiedendo: cos'è in fondo la User Experience? Quale compito svolge? Perchè è utile conoscerla e sfruttarla?
Andiamo per ordine, rispondendo alla prima domanda, posso affermare con assoluta certezza che la Ux è un modo intelligente di analizzare un qualsiasi processo con uno o più persone che vi interagiscono, capendo difficoltà da eliminare, best practice da utilizzare e vie da percorrere per fare in modo che gli utenti del processo compiano l'azione richiesta dal cliente nel modo più efficiente. Paradossalmente, per alcuni siti web e anche per alcune tipologie di negozi, è più importante il tempo trascorso all'interno delle pagine o dello store piuttosto che il contatto o l'acquisto di un prodotto. Per altre tipologie di attività, invece, è necessario indirizzare nel più breve tempo possibile il cliente verso "l'uscita".
La Ux, per rispondere alla seconda domanda, è chiamata a rendere la vita più semplice agli utenti ma anche a fare in modo che gli stessi eseguano "il goal" del brand. Ad esempio, i clienti hanno necessità di acquistare i prodotti in maniera agile e veloce, con una form di spedizione agevole da compilare e che accetti anche input preimpostati come l'autocompilazione dei moduli. Il brand però, allo stesso tempo, deve mostrare i prodotti correlati molto appetibili in modo che gli utenti possano aggiungerli al loro carrello senza dover necessariamente andare sulla pagina di dettaglio del prodotto. In questo caso, la User Experience viene studia in modo tale da favorire entrambi i processi con piccoli compromessi e utilizzando il design per aiutare a rendere intuitiva ed agile l'interfaccia.

Il processo denominato flowchart che aiuta a studiare la ux di un applicativo

Arriviamo alla risposta della terza ed ultima domanda, perchè è utile conoscerla e sfruttarla. Il motivo principale è semplice: ottimizza i processi e fa raggiungere gli obiettivi richiesti. Ma questo non solo online, tramite la Customer Journey - un processo specifico derivato dalla più ampia User Experience - è possibile monitorare tutto il rapporto fra brand ed utente per capire come aggiustare il tiro, capire quali prodotti vengono venduti maggiormente e perchè, mostrarsi attuali e capire i giusti canali di comunicazione e molto altro.
In definitiva, chi parla spesso di Ux legata al web, dimentica che un brand non è percepito solo online, per arrivare al vostro goal è sempre necessaria una persona che sia esperta sia nel Branding che nella User Experience, questo vi porterà le migliori possibilità di successo e farà crescere il vostro brand.

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